Di Angelica Fichera
Giovanni Robustelli, classe 1980. Artista di calibro internazionale, poliedrico e impegnato
Nei suoi lavori si assaporano la letteratura americana, i miti, i suoi gusti e il suo modo di approcciarsi alla pittura così come al disegno, in maniera naturale e assolutamente fluida e dettata dall’ispirazioni del momento
Giovanni Robustelli, artista vittoriese nato nel 1980, è un talento affermato, dal carattere poliedrico e assolutamente personale. La sua formazione da autodidatta fa sì che la sua arte parli di lui, delle sue suggestioni, della sua ricerca di quell’abbandono, citando, non a caso,
“Il non capire non è una prerogativa degli scemi, non è il privilegio degli idioti il non capire. È l’abbandono. Essere nell’abbandono non significa essere deficienti, significa non essere, smarrire…” (Carmelo Bene)

Alice in Wonderland di Giovanni Robustelli
E’ un eccellente disegnatore, un maestro e un mago della biro, capace come nessuno di utilizzarla sapendone sfruttare ogni qualità e ottenendo risultati incredibili in quanto a resa dei particolari e interpretazione. Sono molti i lavori che Robustelli ha realizzato con questa tecnica. Dalla sua arte sono nati i disegni, realizzati in formato orizzontale per rendere l’idea filmica, di Alice nel paese delle Meraviglie con una mostra realizzata a Milano presso lo SpazioPapel nel 2009. Racconta che in questi otto anni ha lavorato molto su Alice, per questa ragione è nata l’idea del Gallerista Edoardo Simone di realizzare un catalogo dove verranno pubblicati tutti i lavori e per l’occasione verranno realizzati tredici nuovi disegni che serviranno ad illustrare un’edizione del testo di Luwis Carroll.

Medea di Giovanni Robustelli

Medea Giovanni Robustelli
Dalla penna nascono anche i lavori su Pinocchio e, di recente, l’Antologia di Spoon River di Egaard Lee Masters. Robustelli si esprime magistralmente anche in pittura. Nel 2015 presenta i suoi lavori sulla Medea-Callas di Pasolini, ottenendo effetti di grande impatto comunicativo, dettati anche dalla grandezza delle opere, ma soprattutto dal grande dialogo che instaura con sé stesso e con le sue geniali interpretazioni del mito. Un’altra grande sua caratteristica è l’estemporaneità, sia, in quanto evento artistico vero e proprio, sia nel momento stesso in cui Giovanni si appresta a realizzare un suo lavoro; dice di non fare mai un bozzetto, un qualsivoglia disegno preparatorio, ma di avere solo un’idea, un concetto per poi lasciare che tutto fluisca.

Francesco Cafiso e Giovanni Robustelli
Robustelli lavora molto e i suoi lavori sono presenti in importanti collezioni in Italia e all’Estero, di lui la critica dice unanime che è un “genio”. Ha all’attivo numerose collaborazioni con personaggi di rilievo come Francesco Cafiso, lo chef Carmelo Chiaramonte, i Radiodervish, attraverso le quali mira a rendere manifesta la sua arte e il suo processo creativo, che è vivo, sognante, veloce e deciso, divenendo pura arte. Durante il Festival delle Relazioni, tenutosi a giugno 2016 a Ragusa, Robustelli e Francesco Cafiso sono riusciti a creare un evento culturale magico con un’atmosfera unica e sospesa che ha visto la realizzazione in estemporanea, di un’opera ispirata dalle note jazz. L’opera è stata recentemente donata dalla Fondazione San Giovanni Battista alla Cattedrale di Ragusa come contributo alla realizzazione di un Museo di Arte Contemporanea presso Palazzo Garofalo.
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Giovanni Robustelli, artista eclettico e puro
#giovannirobustelli
Giovanni Robustelli, classe 1980. Artista di calibro internazionale, poliedrico e impegnato
Nei suoi lavori si assaporano la letteratura americana, i miti, i suoi gusti e il suo modo di approcciarsi alla pittura così come al disegno, in maniera naturale e assolutamente fluida e dettata dall’ispirazioni del momento
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